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Messaggio Da Federica Gio Set 17, 2009 12:25 pm

L’aggressività rivolta verso i propri conspecifici è un elemento naturale nella psiche del cane, solitamente tollerabile e gestibile purchè non raggiunga livelli patologici in grado di mettere in seria difficoltà i rapporti con altri soggetti. Vediamo qualche trucco per evitare di scatenare troppa competizione e cosa fare se la situazione dovesse malauguratamente sfuggirci di mano.

Prima di iniziare quest’argomento è doveroso fare una premessa. Sono di attualità nella cronaca di tutti i giorni notizie che parlano di cani pericolosi e aggressivi e di combattimenti clandestini fra cani. Il capro espiatorio di tutto ciò viene identificato nel cane di razza pit-bull, descritto e colpevolizzato come aggressivo e pericoloso con persone e cani. Ma il concetto di aggressività nel mondo animale è del tutto naturale ed istintivo; in natura tutti gli animali hanno un atteggiamento aggressivo nei confronti dei propri simili per stabilire la gerarchia, e questo regola il rapporto sociale degli animali stessi, cani compresi. Per quanto riguarda l’aggressività fra cani non è possibile stabilire una graduatoria di pericolosità perché agli effetti pratici tutti i cani delle razze da guardia e da difesa sono potenzialmente aggressivi con i propri conspecifici; a volte è anche colpa dei proprietari che involontariamente non intervengono nel modo corretto. Difatti uno dei problemi più comuni che coinvolgono i proprietari di cani, in particolare i possessori di razze da guardia e difesa, sono le risse che si scatenano ai giardinetti durante la passeggiata, spesso per futili motivi. Pertanto affronteremo il problema di come comportarsi per evitare queste spiacevoli situazioni. La prima cosa importante è quella di far socializzare il cucciolo fin da piccolo (dai 60 ai 120 gg. di vita) ed abituarlo ai contatti sociali con i propri simili: quindi va portato spesso fuori, ai giardini e nei punti di ritrovo con altri cani e proprietari, per farlo conoscere e giocare. Questa fase di socializzazione se effettuata con regolare costanza può risolvere al 90% il problema delle risse quando il cane diventerà adulto. Se invece vi ritrovate già un cane adulto, dovete cercare di ottenere il controllo del cane; se non riuscite da soli il consiglio è di farsi seguire da un professionista esperto, che vi aiuterà in questo. Vediamo comunque quali sono gli atteggiamenti da evitare per non far scatenare le risse: una pessima abitudine è quella di lanciare oggetti al proprio animale (pallina, legnetto, giochini, etc.) alla presenza di altri cani. Questa manovra può scatenare forme competitive e di gelosia tra altri cani presenti; inoltre nella malaugurata ipotesi che l’oggetto lanciato venga raggiunto prima da un altro cane, diventa inevitabilmente motivo di rissa. Il comportamento da tenersi deve essere di assoluta neutralità, lasciando cioè che i cani si annusino e giochino tra loro, rincorrendosi o simulando combattimenti ritualizzati. Non deve esserci quindi la possibilità di creare competizione, come invece avverrebbe con il lancio degli oggetti; se si vuole giocare con il proprio cane con queste modalità è consigliabile farlo in luoghi appartati. Un gioco interessante che serve a “scaricare” mentalmente e fisicamente il cane, oltre che farlo divertire, è quello delle due palline o di oggetti simili che devono essere assolutamente identici nella forma e nel colore: si lancia la pallina facendola riportare e si rilancia l’altra pallina, sempre con la stessa sequenza (lancio-riporto-lancio). Questo gioco “finalizzato” impegna il cane in un processo mentale molto semplice e serve a scaricare le tensioni emotive accumulate.
Nella sgradevole situazione di una rissa, la cosa migliore per sedare la competizione è quella di applicare un’azione combinata - i due proprietari devono cioè “lavorare” in sincronia – che è quella di afferrare le zampe posteriori o la parte inguinale del cane e contemporaneamente sollevarlo verso l’alto; questo serve nella maggioranza dei casi, ed appena si riesce a separarli devono essere messi immediatamente al guinzaglio.
Un’altra strategia per sedare le risse, ma non sempre attuabile per ovvi motivi è quella di innaffiare in maniera decisa i cani con un getto d’acqua molto forte o in alternativa con dei secchi d’acqua. Anche in questo caso l’azione deve essere sincronizzata e l’acqua deve colpire entrambi i cani. Naturalmente come in ogni cosa, dovrebbe prevalere il buon senso: bisogna assolutamente evitare di eccitare ed istigare i cani all’aggressione ed in particolare quelli delle razze cosiddette a “rischio”.
Nel caso in cui il vostro cane fosse particolarmente aggressivo ed ingestibile con gli altri cani, il consiglio è quello di farlo educare con un programma correttivo. Un professionista esperto con 10/12 lezioni potrà correggere e risolvere il vostro problema applicando la catena psicologica dell’apprendimento (Stimolo-Risposta-Premio).
Federica
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